04.02.2012 / ELISA FUSO – COME SI CONCEDE IL SOGNO site specific exhibition
Doveva essere sicuramente un vecchio hotel dismesso, l’edificio giallastro che ci sovrastava.
Era abbastanza alto, con struttura circolare e grandi finestre bianche, dai vetri stretti e rettangolari, così impolverati da sembrare essere fatti di feltro. Il fossato che lo abbracciava era di colore grigio ardesia, circondato da una fitta vegetazione e faceva da letto alla nostra piccola canoa di madre perla.
Non sò dire nè quanti nè quali fossero i partecipanti a quella che sembrava essere una placida scampagnata sull’acqua, ma sò che tutto quello che era intorno alla piccola imbarcazione, strideva dolcemente con essa.
I grandi rettili leonini che ci nuotavano accanto, sembravano aprire le squamose bocche per intonare canti afoni; avevano al collo grandi gorgiere d’argento e zampe simili a quelle dei cigni.
La loro figura non era certo rassicurante, ma nonostante questo, tutto era molto calmo sotto quel cielo plumbeo che potevo ora ammirare grazie alla posizione supina che avevo assunto nella canoa. A questo punto l’acqua era così vicina a me che potevo sentire sulla schiena la punta delle folte piante acquatiche e i guizzi dei pesci luccivanti che vi giocavano in mezzo.
Si continuava a girare intorno all’edificio e, nel frattempo, la luce blù-arancio che ci avvolgeva diveniva sempre più opaca, rarefatta, immobile.
Ed io non pensavo ad altro che all’infinita semplicità della bellezza del fiore e se anche lui potesse vedere, una volta rivolto al cielo, la neve cadergli sul viso.
L’inaugurazione sarà accompagnata dalla selezione musicale di:
WILDLEX
60s forbidden sound
APERITIVO VEGAN!
START h19.00
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